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C’è chi ama i Peaky Blinders (sognando in fondo in fondo di essere come loro) e chi mente. Noi lo dichiariamo: siamo fans dell’eccentrica famiglia di allibratori e di rapinatori di origine gitana che puntata dopo puntata tenta la scalata sociale sotto la guida del membro più carismatico: Thomas (detto anche Tommy) Shelby. Inutile dire che qui l’alcol scorre a fiumi. Troviamo soprattutto whisky e rum, ma seppur meno appariscente il gin risulta un compagno fedele e costante in quasi tutte le stagioni.

Ecco, quindi, in vista dell’uscita della sesta (e secondo le indiscrezioni anche ultima) stagione che proponiamo la nostra gin-maratona nell’irriverente mondo dei Peaky Blinders.

La produzione clandestina di gin

Agli albori della serie il gin copre un ruolo poco più che marginale venendo citato solo di sfuggita nella prima e nella sesta puntata della prima stagione quando compaiono generici riferimenti ad alambicchi per la produzione del gin. Il primo si trovava in una fabbrica di motociclette, il secondo apparteneva alla zia Polly che parlando con la nipote Ada le confida il doloroso ricordo del giorno in cui le portarono via i suoi figli. A seguito di una soffiata, infatti, la polizia le trovò in casa un alambicco «per produrre un misero goccio di gin» … forse destinato al consumo personale.

Gin-estetico

Il gin viene spesso usato come anestetico e come disinfettante e, anche quando non lo si cita direttamente, il suo uso a tale scopo è piuttosto noto. Sia Tommy che Finn subiscono l’estrazione di una pallottola e in tale occasione il gin viene sia gettato sulla ferita, sia fatto ingerire al paziente nel (vano) tentativo di alleviarne il dolore.

Alle donne piace il gin

Lady May Carleton è il primo personaggio che beve coscientemente gin all’interno della serie. La bella e aristocratica allevatrice di cavalli giunta a Birmingham viene portata da Tommy al Garrison, il pub della famiglia Shelby, dove lei chiede del gin.

Tommy versa direttamente dalla bottiglia un bicchiere quasi pieno di solo gin. La donna lo guarda perplessa e dice:

  • Santo cielo. Ma senza qualcosa?
  • Tipo?
  • Acqua tonica, o….?

Tommy si gira schiarendosi la voce e prende «a cordial», un cordiale, ovvero un liquore di origine francese a base di erbe che con non curanza aggiunge al bicchiere già stracolmo di gin. Se questo da una parte sottolinea la poca consuetudine a trattare il gin al bancone, dall’altra è rivelatore di un gusto comune a quasi tutti i personaggi femminili della serie che vediamo in diversi momenti del racconto mentre bevono gin, spesso puro, non miscelato e senza ghiaccio. Lady Carleton, inoltre, è il primo personaggio a cui Thomas rivela di aver iniziato a produrre gin secondo una ricetta tramandata dal padre e «distillato per curare una tristezza apparentemente incurabile».

Tutte le donne Shelby bevono gin e con il gin di sua produzione Thomas riuscirà persino a convincere la sindacalista Jessie Eden che inizialmente rifiuta in quanto afferma di non bere gin. «Perfetto il mio gin è per le donne che non bevono gin», afferma Tommy proponendo, non senza una nota di ironia, un brindisi per la rivoluzione.

Così piace in America

Le donne che bevono gin sono anche la ragione per cui Thomas vorrebbe aprire al mercato americano. Il progetto del capo degli Shelby si presenta da subito molto ambizioso tanto che, mentre sta ancora perfezionando la ricetta già pensa all’esportazione oltreoceano dove sembra che le donne bevano quanto gli uomini «E, a quanto pare, le donne preferiscono il gin». Il fatto che il gin stesse spopolando in America è confermato anche dal mafioso di origine italiana Luca Changretta che non pare convinto di una proposta di esportazione di rum in quanto ormai il Nuovo Mondo è assetato di gin.

Solo Alfie Solomons, l’ebreo amico e nemico di Tommy, continua sostenere con fermezza la superiorità del rum: «La differenza tra il gin e il rum è che il gin ti conduce a uno stato di malinconia mentre il rum ti incita alla violenza; inoltre il rum è in grado di liberarti dall’insicurezza».

Il gin di Thomas Shelby

La quarta stagione può essere considerata la vera “gin season”, dove il gin gode del suo momento di massimo splendore. Tommy, costretto a lasciare il lussuoso tenore di vita che si è conquistato e a rintanarsi a Small Heath per sfuggire al clan degli italiani, apre una nuova attività destinata proprio alla produzione di gin. Nell’ambito della visita alla distilleria da parte di Lady Carleton, Tommy svela la sua ricetta: ginepro, patate, zucchero e acqua. La ricetta deve però essere perfezionata: la donna gli confessa di trovarlo troppo dolce, mentre secondo Alfie non è dolce abbastanza. Sarà davvero tutto qui? Non sappiamo se la ricetta prevedesse l’utilizzo anche di altre botaniche e se nel frattempo abbia raggiunto l’equilibrio ricercato, sappiamo solo che le argomentazioni di Thomas Shelby sembrano essere state piuttosto convincenti visto che la resa dei conti con gli italiani sarà siglata con un accordo di esportazione di ben 300 botti di “English dry gin” al mese per l’America.

E allora… cheers, Mr Shelby!

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Dichiaro di avere l’età prevista dalla legge per bere alcolici nel Paese in cui risiedo. Rispondi si o no
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